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Seconda Parte
Il posto scelto da Totore sembra l’ideale, nessuno avanti che ti abbassa il sedile fino in faccia, nessuno dietro, permettendoci di stendere il sedile fino a raggiungere i 45° di angolatura, un’amaca; ma siamo solo all’inizio del viaggio, mancano solo 600km e 6h all’arrivo nella capitale!
Gli autisti dispongono di una simpatia/antipatia degne di ogni tarantino/napoletano, discutono animatamente e quindi impediscono lo scorrere tranquillo del viaggio; a collaborare in tutto questo l’arrivo di un bel giovane alla stazione di Metaponto; alto, bello, profumato e gessato. Ci chiede subito di alzare il sedile che da amaca comodissima diventa una tipica sedia ottocentesca, con un angolo dritto di 90°, non un gran piacere; noto un certo nervosismo da parte di Totore, ma mantenere la calma è la sua priorità per il procedere tranquillo del viaggio, in fondo mancano SOLO 5h!
Gli autisti dispongono di una simpatia/antipatia degne di ogni tarantino/napoletano, discutono animatamente e quindi impediscono lo scorrere tranquillo del viaggio; a collaborare in tutto questo l’arrivo di un bel giovane alla stazione di Metaponto; alto, bello, profumato e gessato. Ci chiede subito di alzare il sedile che da amaca comodissima diventa una tipica sedia ottocentesca, con un angolo dritto di 90°, non un gran piacere; noto un certo nervosismo da parte di Totore, ma mantenere la calma è la sua priorità per il procedere tranquillo del viaggio, in fondo mancano SOLO 5h!
Seconda sosta in un “elegantissimo” autogrill della Salerno-Reggio Calabria, Totore scende e io con lui; pisciatina, sorso d’acqua, mezza sigaretta e si risale verso la sedia di Vittorio Emanuele; Totore nota subito che il simpaticissimo uomo gessato si era spostato e con dimestichezza assoluta torna a trasformare la sedia in una confortevole amaca; ma la soddisfazione dura sol pochi minuti, rieccolo il “dottore” che ci consiglia di spostarci nuovamente perche lui era solo momentaneamente spostato su un altro sedile, e quindi l’amaca si trasforma nuovamente in sedia ottocentesca.
Totore è un tipo educato, io avrei reagito mandandolo a fanculo, ma lui tiene la calma e torna a cercare la posizione ideale per riposare ed evitare crampi; ma non penso ci sia riuscito, infatti durante lo scorrere della notte sulle strade buie dell’Italia Meridionale vedo Totore svegliarsi repentinamente e stendere le gambe, la faccia trasmette dolore e subito dopo rilassamento, la faccia tipica del pre e post crampo.
Finalemte arrivano le 6,30 del mattino e puntualmente la stazione di Roma Termini si materializza davanti ai nostri occhi. Scendiamo dal “comodissimo” pullman e ci dirigiamo verso la casa che ci ospiterà, ma tutto ad un tratto a Totore gli viene un colpo di genio, cosa che accade raramente a detta di Giorgio, guarda il biglietto non obliterato e con furbizia meridionale o italica si reca alla biglietteria e addirittura riesce a farsi rimborsare il biglietto, riuscendo così a pagare solo la modica cifra di 3€ per tutto il viaggio, i crampi e la sopportazione del tipo gessato hanno avuto un senso.
Arrivati a Roma non so a chi mi affiderà il caro amico di Giorgio e a questo punto anche un mio caro amico, lo ringrazio della compagnia per il viaggio e anche a lui gli prometto che un giorno ci rivedremo!
Totore è un tipo educato, io avrei reagito mandandolo a fanculo, ma lui tiene la calma e torna a cercare la posizione ideale per riposare ed evitare crampi; ma non penso ci sia riuscito, infatti durante lo scorrere della notte sulle strade buie dell’Italia Meridionale vedo Totore svegliarsi repentinamente e stendere le gambe, la faccia trasmette dolore e subito dopo rilassamento, la faccia tipica del pre e post crampo.
Finalemte arrivano le 6,30 del mattino e puntualmente la stazione di Roma Termini si materializza davanti ai nostri occhi. Scendiamo dal “comodissimo” pullman e ci dirigiamo verso la casa che ci ospiterà, ma tutto ad un tratto a Totore gli viene un colpo di genio, cosa che accade raramente a detta di Giorgio, guarda il biglietto non obliterato e con furbizia meridionale o italica si reca alla biglietteria e addirittura riesce a farsi rimborsare il biglietto, riuscendo così a pagare solo la modica cifra di 3€ per tutto il viaggio, i crampi e la sopportazione del tipo gessato hanno avuto un senso.
Arrivati a Roma non so a chi mi affiderà il caro amico di Giorgio e a questo punto anche un mio caro amico, lo ringrazio della compagnia per il viaggio e anche a lui gli prometto che un giorno ci rivedremo!